Startup Agritech, Torna BeLeaf: Be The Future

Startup Agritech, torna BeLeaf: Be The Future, un win-win per Philip Morris, startup e filiera tabacchicola

Cesare Trippella, Head of Leaf Eu di Philip Morris International, racconta lo spirito e gli obiettivi della nuova edizione di ‘BeLeaf: Be The Future’, la call for start-up in ambito agritech di Philip Morris Italia per rendere la filiera del tabacco sempre più sostenibile e digitalizzata.

Parlando di innovazione, che ruolo ha l’Italia nel percorso di trasformazione globale che investe ormai da anni Philip Morris International?

Un ruolo centrale, l’Italia è il cuore pulsante della trasformazione di Philip Morris International, presente nel nostro Paese con due affiliate, Philip Morris Italia e Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, che dal 2016 è il centro d’eccellenza per la prototipazione e la produzione su larga scala dei prodotti senza combustione. La trasformazione che stiamo portando avanti per costruire un futuro senza fumo è l’obiettivo fondamentale di Philip Morris su scala globale. Si tratta di un processo complesso, lungo, che ha richiesto esso stesso una radicale trasformazione sotto vari aspetti: il modello di business, l’organizzazione, e le competenze su cui investire.

La filiera del tabacco in Italia, anche grazie a Philip Morris, può essere considerata un modello e un esempio anche a livello internazionale?

Certamente, anche grazie agli accordi di collaborazione siglati con Coldiretti e con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.  Nel 2021 abbiamo celebrato i dieci anni di filiera integrata. Ci tengo a evidenziare un dato importante: questi accordi rappresentano il più alto investimento sulla filiera tabacchicola italiana da parte di un'azienda privata. L’accordo siglato tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Philip Morris Italia, in cui rientra anche l’intesa con Coldiretti, prevede investimenti fino a un totale di 500 milioni di euro tra il 2019 e il 2023. Complessivamente, l’impegno del gruppo in Italia ha generato investimenti in ambito agricolo per circa 2 miliardi di Euro a partire dal 2000.

Una filiera efficiente si costruisce in tanti modi: investimenti da una parte, innovazione dall’altra. Che peso ha l’attenzione alla transizione ecologica e digitale per Philip Morris?

Un grosso peso, non c’è trasformazione senza innovazione e noi come Philip Morris siamo al lavoro per il presente e per il futuro, introducendo tutti gli strumenti a disposizione per tutelare l’ambiente e garantire l’efficienza della filiera. Lo facciamo in tanti modi, due esempi: il primo è l’adozione delle migliori e più avanzate tecniche agronomiche, al fine di tutelare e conservare la biodiversità degli ecosistemi e le principali risorse naturali; il secondo è l’attenzione particolare all’utilizzo efficiente e sostenibile dell’acqua e al mantenimento della fertilità del suolo, passando per una gestione responsabile dei rifiuti. A tutto questo, poi, si aggiunge il monitoraggio continuo degli ambienti di lavoro.

Innovazione e futuro della filiera: come si coniugano e come continuerete a porvi su questo?

Continuando a mettere al centro il nostro impegno finalizzato ormai da tempo a garantire una visione di medio e lungo termine e investimenti sulla transizione eco-energetica e digitale, supportando la sostenibilità ecologica e sociale per una filiera ottimizzata ed efficiente, con al centro le persone. È il nostro modello, ci auguriamo possa essere da esempio per tante altre realtà.

Perché Philip Morris decide di ingaggiare start-up Agritech con la call for innovation BeLeaf, che torna dopo la prima edizione del 2019?

È un win-win, per noi e per le start-up cui diamo un’occasione per esprimere un potenziale di innovazione, creando un circolo virtuoso di collaborazione tra grandi aziende e realtà giovani e innovative, con tutto il loro portato di conoscenze e idee. Si tratta di creare le condizioni favorevoli per portare investimenti a lungo termine, e a livello strutturale, rafforzando e innovando la filiera con nuove soluzioni che diventino un modello, in senso ampio, anche per il futuro. E c’è anche da aggiungere che non potevamo non ripetere un’esperienza così positiva, tutti i soggetti che hanno partecipato alla prima edizione hanno portato idee e progettualità di altissimo livello e con questa edizione ci proponiamo di trovare ancora nuove sinergie e soluzioni, guardando in prospettiva anche alla nuova generazione di coltivatori.

Sei una start-up che opera nel settore Agritech? La tua azienda sviluppa soluzioni innovative in questo settore?

Candidati entro il 25 febbraio 2022 sul sito BeLeaf: Be The Future.

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