Philip Morris International: pubblicato nuovo studio sull’impatto del consumo di sigarette illecite in Italia e in Unione Europea

Italy press release
Nel 2019, in Italia la quota totale di prodotto illecito si è attestata al 3,9% del consumo totale nazionale, pari a 2,6 miliardi di sigarette;
Le mancate entrate per l’erario rimangono significative anche per il 2019, circa 495 milioni di euro;
• Campania e Friuli Venezia Giulia le regioni in Italia con il consumo più alto di sigarette illecite.

Roma, 18 giugno 2020
– Philip Morris International rinnova oggi il suo impegno contro il traffico illecito di tabacco, in occasione della pubblicazione di un nuovo studio realizzato da KPMG che evidenzia l’impatto e i costi economici associati al fenomeno, in Italia e in Unione Europea, con riferimento all’anno 2019.

Il rapporto indipendente sul consumo di sigarette illecite, realizzato dalla società di consulenza KPMG con il contributo di Philip Morris International, rileva in Italia una quota totale di prodotto illecito, sia contraffatto che di contrabbando, pari al 3,9% del consumo totale nazionale e corrispondente a circa 2,6 miliardi di sigarette, in calo di circa il 35% rispetto ai 4 miliardi registrati nel 2018. Rispetto al 2018, quando il mancato gettito per le casse dello Stato ammontava a 730 milioni di euro, vi è stato un sensibile recupero di risorse: tuttavia, le mancate entrate per l’erario rimangono significative anche per il 2019, con un ammontare pari a 495 milioni di euro.

L’incidenza delle sigarette illecite in Italia è sotto la media UE (7.9%) ed è molto simile a quella di altri grandi Paesi europei, come la Germania. A differenza di quest’ultima però, dove i volumi di illecito sono in crescita, in Italia il trend mostra una diminuzione, a testimonianza dell’efficace azione di contrasto e deterrenza svolta dalle forze dell’ordine italiane.

“I dati KPMG mostrano un quadro in miglioramento per l’Italia nel 2019: un risultato importante, che premia l’approccio sinergico tra gli attori del mondo pubblico e quelli del mondo privato, e che impone un ringraziamento alle forze dell’ordine per lo sforzo e l’impegno profusi a tutela dei consumatori, delle entrate pubbliche e del mercato” – ha commentato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia, che ha aggiunto: “Dobbiamo continuare a rimanere concentrati nella lotta al fenomeno attraverso sforzi collettivi: da una parte tenendo conto di alcune tendenze preoccupanti che persistono, come il problema delle illicit whites e l'aumento delle sigarette contraffatte; dall’altra mantenendo alta l’attenzione anche sui nuovi prodotti senza combustione, dove già si registrano casi di contrabbando. Continueremo a collaborare con tutti gli attori interessati per rimanere vigili sulle nuove dinamiche del mercato illecito”.

Il rapporto registra cambiamenti anche nella composizione dei traffici illeciti destinati all’Italia. Le illicit whites – sigarette prodotte legalmente all’estero per poi essere introdotte in Italia dove la loro vendita non è autorizzata – aumentano al 35% la loro quota nel mercato illecito nazionale, pur diminuendo da 1,6 a 0,95 miliardi di sigarette. Tra queste, il solo brand “Regina” vale il 15% dei consumi illeciti nazionali, aggiudicandosi il primato di sigaretta illecita più venduta in Italia. Confermando una tendenza registrata anche nel resto d’Europa, l’attività domestica di contraffazione è cresciuta di circa il 40%.

Il rapporto evidenzia, inoltre, la difficoltà di risalire al paese d’origine del contraffatto e delle illicit whites. Con riferimento ai flussi ricostruiti, il traffico principale è registrato dalla Slovenia (11% del totale) e dall'Ucraina (7,7% del totale). Allo stesso tempo, lo studio ha rivelato una crescita della produzione clandestina all'interno dei confini della stessa Unione Europea.

All’interno del territorio nazionale, la Regione Campania mantiene il primato in quanto a consumo di sigarette illecite, con oltre il 35% del totale nazionale per lo più rappresentato da illicit whites. Sempre al di sopra della media nazionale peggiora il dato del Friuli Venezia Giulia, che sconta la prossimità con i prezzi più bassi del mercato sloveno. 

Per ulteriori informazioni sull’impegno da parte di Philip Morris International per prevenire e contrastare il commercio illecito di tabacco, si può visitare StopIllegal.com.

Report KPMG
Il report completo è disponibile al seguente link.

Philip Morris International: costruiamo un futuro senza fumo
Philip Morris International (PMI) sta guidando la trasformazione del mondo del tabacco: vuole creare un futuro senza fumo con lo scopo di sostituire le sigarette a beneficio di tutti quei fumatori adulti che altrimenti continuerebbero a fumare, della società, dei suoi dipendenti, degli azionisti. PMI è tra le aziende leader nel mercato dei tabacchi lavorati, dei prodotti senza combustione – inclusi i loro dispositivi elettronici e gli accessori – e degli altri prodotti contenenti nicotina commercializzati al di fuori del mercato statunitense. Inoltre, PMI fornisce su licenza ad Altria Group Inc. i prodotti senza combustione e i relativi dispositivi elettronici per la vendita all’interno del mercato statunitense, autorizzata dalla U.S. Food and Drug Administration. PMI sta costruendo il proprio futuro grazie alla categoria dei prodotti senza fumo che, seppure non siano privi di rischi, rappresentano una valida alternativa al fumo di sigaretta. Grazie alle competenze multidisciplinari impiegate nello sviluppo dei suoi prodotti, alle infrastrutture all’avanguardia e alla validazione della ricerca scientifica, PMI vuole assicurarsi che i suoi prodotti senza combustione possano incontrare le preferenze dei suoi consumatori e i rigorosi requisiti previsti dalla legge. Il portfolio di prodotti senza fumo IQOS include prodotti a tabacco riscaldato e vaporizzatori di nicotina. PMI ha stimato che, al 31 marzo 2020, oltre 10 milioni di fumatori adulti nel mondo hanno già smesso di fumare sigarette e sono passati ad IQOS, il dispositivo che scalda il tabacco che è al momento disponibile in 53 mercati – a livello nazionale o solo in alcune città. Per ulteriori informazioni si può visitare philipmorrisitalia.com e pmiscience.com.

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